END OF THE STAGE

END OF THE STAGE

Si è da poco concluso, nel migliore dei modi, lo stage estivo di due settimane organizzato e voluto da mister Ricciardi.

 

Entrambi le settimane hanno visto la massiccia partecipazione di giovani atleti che, nonostante il caldo e le vacanze, hanno voluto fortissimamente partecipare alle “lezioni” di tecnica e atletica impartite dallo staff Wonderful sotto la direzione del prof. Ricciardi, il quale non ha risparmiato nessuno in tempo e sudore.

Seppur con i muscoli ormai contratti per l’intenso lavoro svolto, i ragazzi, e le piccole “soccer player girls” intervenute, sono rimasti più che soddisfatti per quanto impartito dai mister e per quanto appreso in questi giorni chiedendo, addirittura, una ulteriore prosecuzione dello stage almeno per un’altra settimana, non soltanto per continuare a “giocare a calcio”, ma per poter rimanere ancora in quel “GRUPPO” formatosi in armonia dal clima di amicizia, che ha visto momenti di duro lavoro corroborati dalla voglia di stare INSIEME.

E’ stato proprio questo il segreto e l’arma vincente…il GRUPPO!

 

La metodologia usata dal prof. Ricciardi, ha applicato ed alternato momenti di pura preparazione atletica, a tecnica di alto livello, ove si richiedeva massima concentrazione per l’ottenimento del miglior risultato dello stesso gesto tecnico che, mischiando appositamente le diversità di età, fisicità e categorie, ha dato la possibilità a tutti gli atleti di potersi autogestire in qualsiasi condizione e situazione di gioco/competizione, facendo pertanto accrescere in ognuno di essi il senso di responsabilità, ma sopratutto il momento di possibilità integrazione in un nuovo GRUPPO che ogni giorno cambiava e si aggiornava.

Naturalmente tutte queste diversità sono riuscite a confluire in un unico aspetto e a dar vita al GRUPPO, in tutti i sensi, grazie all’unica “lingua” impartita dall’insegnamento e dalla direzione del prof., la lingua universale del calcio e dello sport, quello puro, dove non conta chi sei e che numeri hai, ma conta l’impegno ed il rispetto del tuo compagno e dei mister e di tutto ciò che circonda un TEAM di scuola calcio che ha come obiettivo un unico scopo…imparare giocando.

Il calcio, come tutti gli altri sport “di squadra”, ha bisogno di tutti i suoi componenti in tutte le loro diversità e ruoli, ed oggi, purtroppo, bisogna far capire questo aspetto ai giovani che sia affacciano sopratutto nel mondo del “pallone”, in quanto i media e la moda, tendono sempre più all’impersonificazione dell’idolo, ma non a servizio della squadra, ma a servizio di se stesso; modestia, sacrificio, servizio, collaborazione, sono terminologie molto difficili da far comprendere, ma con il giusto insegnamento sin dai primi “calci”, l’azione, anche in questo caso, è vincente, ed il prof. Ricciardi ne è più che consapevole e basa la sua metodologia di insegnamento di calcio, proprio su queste basi, basti pensare agli ultimi successi in tutte le categorie.

Nelle due settimane gli atleti oltre a giocare, divertirsi ed imparare, hanno anche imparato a collaborare attivamente, come nella preparazione del campo e delle attrezzature tecniche, ed al loro riordino a fine allenamento, lasciando tutto in ordine, persino negli spogliatoi; tutte azioni che insegnano a vivere in comunità, in gruppo, con il rispetto delle cose proprie ed altrui, anche questo è crescita che insegna il prof ed i suoi collaboratori, ponendo un occhio sempre e principalmente all’educazione.

Oltre ad un motto ripetuto costantemente dal mister durante gli allenamenti “MOVE THE BALL” (muovi la palla) che ha conferito dinamicità ed azione dove tutti sono forzatamente partecipi per arrivare da una porta all’altra, durante lo stage è stato coniato uno sloogan che musicalmente prende la ritmica da una famosa canzone dei Queen, ma che trasmette il significato di amicizia, unità ed unicità e che esclude le rivalità cercando sempre più collaborazione :”WE ARE PLAYERS, WE ARE FRENDS, WE ARE ONE TEAM…WE ARE WONDERFUL!!”…battendo ritmicamente le mani fra loro e sul petto, hanno cantato tutti, persino i genitori ed il pubblico che ha assistito ai vari allenamenti…le lezioni di calcio diventano anche lezioni di vita.